Cooperativa zootecnica Scaligera al via progetto innovativo di riduzione antibiotico per gli animali bovini

Cooperativa zootecnica Scaligera al via progetto innovativo di riduzione antibiotico per gli animali bovini

Mozzecane – Sarà presentato durante l’Assemblea annuale della Cooperativa Zootecnica Scaligera l’innovativo progetto di riduzione dell’utilizzo di antibiotici per gli animali bovini che prenderà il via in tutti gli allevamenti di Scaligera.

Un’azione importante volta a migliorare il benessere animale con un approccio nuovo e integrato capace di tutelare maggiormente l’animale e proporre al mercato prodotti sempre più raffinati per i consumatori finali. L’Assemblea annuale della Cooperativa Zootecnica Scaligera si terrà giovedì 30 marzo 2019 a Corte Scaligera in via mediana 31/b a Mozzecane (VR) e il progetto sarà presentato alle 19,30 durante un breve workshop dal titolo “ Approccio integrato per il controllo della patologia respiratoria bovina, il miglioramento del benessere animale e la riduzione dell’antibiotico” in cui interverranno oltre al presidente di Scaligera Nicola Fortuna, il prof. Carlo Angelo Sgoifo Rossi dell’Università di Milano e la dr.ssa Eliana Schiavon dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

“Il tema che trattiamo è forte interesse per il consumatore e per gli operatori di settore – spiega il presidente Nicola Fortuna -. Serve la collaborazione di tutta la filiera sia produttiva che istituzionale per attuare processo innovativi che siano di garanzia per tutti. Da un lato vi sono gli allevatori e le imprese che hanno sempre maggiore necessità di crescere dal punto di vista formativo e tecnico, così la trasformazione ha necessità di impostare gestione dei tempi che siano ragionevoli e conformi ai cicli di vita degli animali e poi vi è il mercato che, talvolta è pressante nelle richieste e deve conoscere i processi della filiera con maggiore consapevolezza al fine di supportare la naturalezza delle attività di allevamento, trasformazione e immissione sui mercati – continua Fortuna -. Se si raggiungerà questo tipo di equilibrio rinnovato tutti ne potremo beneficiare sia dal punto di vista qualitativo che nell’evoluzione dei processi, ricordandoci sempre che la persona umana, l’operatore, il tecnico, l’allevatore restano sempre al centro di questo tipo di attività e gli aspetti tecnologici sono un sopporto fondamentale ma non esclusivo”.

 

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